25.10.11

LETTURA ANIMATA NELLA PRIMA INFANZIA

UN GIOCO D’AMORE
di Alessandra Smania 

     Prime regole del gioco: qui e ora, vietato giudicare e giudicarsi, il divertimento richiede concentrazione, la fretta è nemica della creatività. Ebbene sì, ogni gioco ha le sue regole. Questo è il primo passo consapevole che un genitore può fare per avvicinarsi al mondo dell’infanzia. Esserci. Respirare. La bambina e il bambino sentono i nostri stati d’animo prima delle parole. Sentono subito le nostre rigidità, sia fisiche che mentali. Colgono il come prima del cosa.
     Gioire, nella libertà e nel rispetto reciproco, del tempo insieme, come fonte continua ed imprevedibile di sorprese. Ebbene sì, anche per l’adulto, se re-impara a vivere la realtà quotidiana (o almeno il momento delle fiabe) con i 6 sensi vivi, che viaggio! Lo stress della nostra vita quotidiana evapora sotto i caldi raggi dell’immaginazione e della sensibilità bambina.
     L’oggetto libro è magico. Magia è trasformazione. Un luogo animato dove tutto è possibile. Il nostro corpo fisico si rilassa con il mimo e le improvvisazioni; la nostra mente si libera e si pulisce; la nostra anima si ri-scopre. I tempi sono dilatati, gli spazi moltiplicati. Leggere creativamente e centrati una storia alla nostra bambina e al nostro bambino è uno scambio d’amore, nutrimento, reciproca conoscenza, in evoluzione continua come lo è la crescita e la vita, in uno spazio intimo e protetto, dove il contatto fisico, unito all’oggetto libro e all’azione della lettura, porta amore e protezione. E’ terapeutico: nell’esserci, semplicemente. 
     Per innalzarci proviamo ad abbassarsi. Abbassarsi anche fisicamente al livello delle bambine e dei bambini: toccare, annusare, sentire, esprimersi, gustare, percepire… che in realtà è innalzare le nostre sensazioni su piani sempre nuovi e sorprendenti della quotidianità. Ecco l’utilità, come suggerisco nei miei seminari, dell’utilizzo di oggetti di scena di uso quotidiano, incensi di buona qualità, doni della natura, musica ecc. per vivere la storia attraverso i principali cinque sensi, che è il modo con cui il bambino scopre e affronta il mondo.
     L’amore per i libri si radica nei primissimi anni di vita. Non come imposizione, ma come momento di reale gioia e scambio di risorse creative tra genitore e bambina/o, utilizzando il corpo, priorità assoluta nella prima infanzia. Lasciarsi guidare dalla bambina/o-maestra/o, da un'attenta e rispettosa osservazione della sua unicità, per dare anima alla storia, alle parole e alle illustrazioni di qualità: il senso della bellezza si coltiva già dal primo anno di vita, proponendo colori armonici, disegni poetici, illustrazioni d’autrice e d’autore. E poi prendere conoscenza dell’oggetto libro: così suggestivo, da creare mondi e personaggi, azioni ed emozioni con il semplice gesto di sfogliare le sue pagine.
     Una conoscenza base da parte del genitore (o di chi opera nel mondo della prima infanzia) di tecniche teatrali, in particolare sulla comunicazione non verbale, può essere molto preziosa. E’ teatro dove c’è una persona che fa qualcosa ed una persona che guarda, mi insegnò Wyn Jones, uno dei miei maestri. Può essere già teatro, quindi, l’azione della lettura condivisa di filastrocche, fiabe e storie. Con le sue affascinanti regole. Per stare bene. Un gioco d'amore come dono per tutta la vita.


Ispirato da un mio intervento (20 ottobre 2011) alla presentazione del progetto Leggere per Crescere, presso il Nido MiniMondo di Jesolo, organizzato dalla Coop. Il Grillo Parlante, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e della Biblioteca di Jesolo (VE). Per la Cooperativa Il Grillo Parlante ho condotto dei seminari artistico-formativi specifici per educatrici e degli incontri di Parole Animate per genitori.

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